Come Funziona
Q1 Body Atp
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Il dispositivo medico Q1 BODY ATP funziona attraverso un’azione cerebrale rTMS non invasiva che rispetta i principi della natura, attraverso l’emissione di finissimi campi magnetici pulsati CEMP/PEMFT, dotati di polarità duale con inversione, espressi mediante l’utilizzo di biofrequenze Ultra Fini e Ultra Pure emesse in una miscellanea specifica definita nello spettro di parte delle onde delta e onde theta ad alte performance.

Come si usa Q1 Body Atp
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Q1 BODY ATP è costituito da una base di controllo alimentata esternamente e da una speciale cuffia da adagiare alla testa quando si è sdraiati o comodamente rilassati su di una chaise-longue.
La cuffia contiene due solenoidi laterali che sono in grado di propagare biofrequenze, ad altissima performance, che vengono riconosciute dalle nostre membrane cellulari come segnali naturali, non invasivi e utili all’organismo.

È opportuno bere almeno due bicchieri di acqua qualche minuto prima della seduta in modo tale da predisporre una migliore condizione nel nostro organismo alla trasduzione delle biofrequenze di Q1 BODY ATP; per lo stesso motivo è consigliabile non assumere teina, caffeina e nicotina a partire da almeno due ore prima fino ad almeno due ore dopo la seduta.

Una volta messo in funzione il dispositivo noteremo dei led lampeggianti sul pannello della base di controllo e non udiremo nessun suono né nessuna vibrazione*: le frequenze ultrafini e ultrapure di Q1 BODY ATP staranno dialogando con le nostre cellule.
Più cercheremo di abbandonarci o immaginarci in un luogo o una situazione a noi piacevole e rasserenante più permetteremo al nostro organismo di sintonizzarsi con il processo di rigenerazione cellulare di Q1 BODY ATP.
Sarà possibile avvertire talvolta delle sensazioni che cambiano in base a risonanze specifiche che possono venire a prodursi per molteplici fattori. Sulle paratie laterali della cuffia i led cambieranno colore ogni qualvolta avverrà lo scambio di polarità delle biofrequenze emesse.

*: si possono avvertire talvolta ticchettii dovuti a fattori puramente meccanici dei solenoidi in funzione.